mercoledì 17 marzo 2010

dal MESSAGGERO DI PORDENONE, Martedì 16 Marzo 2010

Duro richiamo ai politici cattolici
Casarsa. Nel documento approvato in parrocchia si invita alla riflessione su alcune scelte fatte dalla Regione
Il consiglio pastorale chiede più coraggio al settimanale diocesano

CASARSA. Si intitola “Perplessità, preoccupazioni e scelte coerenti con il Vangelo” il documento approvato dal consiglio pastorale parrocchiale di Casarsa. Un atto che invita alla riflessione su alcune scelte fatte dalla Regione e, in generale, sulla situazione attuale. «Ci ha amareggiato – si legge nel documento – apprendere che, in piena crisi economica, i consiglieri regionali si sono aumentati i rimborsi spese. Tutti d’accordo, eccetto quattro esponenti dell’opposizione e uno della maggioranza». Nel mirino anche le politiche in tema di immigrazione e la decisione di chiudere gli ambulatori per gli stranieri temporaneamente soggiornanti. «Si tratta di un gesto penoso e incomprensibile – prosegue il documento – specialmente se si pensa che questi ambulatori hanno costi irrisori, in buona parte coperti da medici volontari e dalla Caritas». Secondo il consiglio pastorale «sono fatti che non ci possono lasciare indifferenti, sia come cristiani sia come cittadini. Non si possono utilizzare disagi reali, come le difficoltà che comporta una non semplice integrazione tra etnie diverse, per iniettare veleno, speculando anche sullo stato di crisi. Non ci si può dichiarare cristiani soltanto perché si hanno in casa crocifissi e presepi, se poi non si mettono in pratica i più elementari insegnamenti evangelici». Di fronte a quanto accade il consiglio pastorale casarsese ritiene di dover reagire, come indicato dai vescovi nel documento “Per un Paese solidale”, secondo cui «si sta abbassando l’attenzione, il male viene ingoiato, non si reagisce più, c’è carenza di cultura positiva e c’è sovrabbondanza di illegalità». «Come fanno i politici che si dichiarano cattolici a sostenere questi provvedimenti – si chiede il documento – così poco coerenti con il Vangelo? Si turano il naso e chiudono gli occhi perché preferiscono la “sedia” e il potere della coerenza e della giustizia? Quei cristiani praticanti che li sostengono con il loro voto condividono forse questa deriva?». Il consiglio pastorale ritiene sia indispensabile per i cristiani mantenere un atteggiamento «riflessivo, critico e documentato» e per questo utilizzerà lo strumento del bollettino domenicale e gli incontri con «esperti e testimoni credibili. Ci piacerebbe – scrivono – che anche il settimanale diocesano potesse essere più coraggioso e incisivo».